Metodo
Tutto ciò che viene insegnato parte dalla consapevolezza delle reali motivazioni che spingono una donna ad affrontare un corso di questo genere. Difesa Donna non è un corso di arti marziali, kickboxing o di generica difesa personale. E' un metodo di Antiaggressione femminile frutto della pluriventennale esperienza nel campo delle arti marziali e della difesa personale.
Il programma affronta ogni aspetto della sicurezza. L'arma numero uno è quella che permette di evitare l'aggressione: la prevenzione. Vengono analizzate con le allieve le varie situazioni di rischio, dati consigli su come comportarsi in auto, in treno, a piedi, eccetera. Inoltre, si prendono in considerazione pregi e difetti delle "armi occasionali". Viene data grande importanza ai "confini personali” e al linguaggio del corpo. Si allena il colpo d'occhio, il riflesso istintivo e la visione periferica. Se, nonostante la prevenzione, il pericolo si presenta, allora si passa alla "difesa verbale". In questa fase si insegna alle allieve ad affrontare il confronto verbale con l'ipotetico aggressore. L'allieva impara ad assumere una "posizione di avvertimento" che unita alla difesa verbale può scoraggiare l'aggressore a mettere in atto le sue intenzioni.
Nel caso l'aggressore non dovesse fermarsi è la "difesa fisica" lo step successivo. Partendo dalla posizione in piedi, si apprendono alcuni colpi molto semplici ed efficaci.
L'ultimo strumento a disposizione è la "difesa fisica a terra". Calci a vari bersagli del corpo dell'aggressore, che si può trovare in piedi o a terra. Acquisizione di una buona familiarità col movimento al suolo utile per togliersi di dosso l'aggressore e spostarsi rapidamente verso una via di fuga. Tutto questo è contenuto nel programma di tecniche antistupro, che insegnano come reagire e rovesciare la situazione quando l'aggressore si trova a terra a stretto contatto fisico con l'allieva.
I principi guida del programma Difesa Donna sono la determinazione a non essere una vittima, l'immediatezza e la semplicità della reazione. Nella semplicità risiede l'efficacia. Non vengono insegnati pugni né calci coreografici e ogni allieva è in grado fin dalle prime lezioni di portare i colpi.
Fase Psicologica
Durante le lezioni, estrema attenzione sarà dedicata al lato psicologico delle partecipanti al progetto, adottando, per ciascuna, metodi diversi di insegnamento, al fine di ottenere un ottimo risultato.
· Il controllo della respirazione. Ogni tecnica ed ogni movimento richiedono una respirazione particolare durante la loro esecuzione. L’acquisizione di una respirazione modulabile e accortamente adattata consente di avere sempre il controllo della situazione, facendo fluire il sangue al cervello in modo regolare, evitando crisi di panico o irrazionali azioni che potrebbero essere un pericolo in situazioni di disagio.
· Padroneggiare le emozioni. Spesso è l’ambiguità delle emozioni a creare difficoltà nel reagire in una determinata situazione di pericolo. Prendere consapevolezza delle diverse emozioni e dei loro “sintomi” corporei è il primo passo per dominarle.
· Uso della voce e del linguaggio del corpo. Comunicare con efficacia significa anche mandare messaggi congruenti attraverso la postura, la mimica facciale, il tono di voce. Apprendere questi elementi ed usarli può fare la differenza in ogni situazione di pericolo.
· Prevenzione e benessere. Le sensazioni di autostima e di autoefficacia passano anche attraverso il benessere corporeo e la forma fisica. Imparare semplici esercizi di mantenimento del tono muscolare e ripeterli con costanza significa essere e sentirsi in grado di prevenire e fronteggiare i momenti di stress.